DAD, piattaforme online e buone pratiche: cosa accade in Europa

Una panoramica sulla didattica a distanza nei paesi europei.

La DAD, didattica a distanza, è ormai una realtà entrata nella nostra quotidianità, e lo sarà ancora a lungo a seguito della sospensione delle attività scolastiche decretata fino a settembre. In Europa – dove diversi paesi progettano invece di riaprire tra metà maggio e luglio – l’Italia è stata la prima a sperimentare questa nuova esperienza di insegnamento, e ha rappresentato, fin da subito, un modello per gli altri.

Il 23 marzo 2020, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha raccontato di come «tanti ministri europei» guardassero «all’Italia come a un esempio» e l’avessero contattata direttamente per avere maggiori indicazioni sul piano d’intervento avviato dal Ministero per far fronte alle difficoltà del momento.

Come ben sappiamo, in tutto il continente sono state adottate misure di confinamento per contenere la diffusione del Covid-19: ciò ha reso necessarie, in ciascuno Stato, disposizioni specifiche per assicurare il proseguimento dell’anno scolastico lontano dalle aule.

In molti hanno ritenuto che il ricorso alla DAD fosse la risposta più adeguata per andare incontro alle esigenze di insegnanti e studenti. Diamo allora uno sguardo a cosa accade negli altri paesi europei per scoprire quali siano le esperienze in corso e quali gli strumenti reperibili in rete.

DAD in Europa: alcuni strumenti e piattaforme online

Risorse per l’online learning della Comunità Europea

Le tecnologie digitali e le telecomunicazioni sono degli strumenti essenziali per assicurare la connettività in tempo di pandemia. Per questo la Comunità Europea sta lavorando per garantire la stabilità e il funzionamento ottimale delle infrastrutture, che, di questi tempi, devono sostenere un carico aggiuntivo di utenti connessi, impegnati in attività lavorative o di studio.

L’intervento dell’Europa si è inoltre concretizzato nell’incentivazione di quelle risorse digitali che hanno lo scopo di connettere a distanza docenti e studenti, di consentire l’accesso a contenuti altrimenti non raggiungibili dal proprio domicilio, e di garantire la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti rispetto alle nuove modalità didattiche.

Il rafforzamento dell’online learning è anche uno degli obiettivi fissati per la prossima revisione, prevista per la metà del 2020, del Digital Education Action Plan, il piano adottato dalla Commissione Europea per sostenere, negli Stati membri, l’uso delle tecnologie e lo sviluppo delle competenze digitali nel mondo dell’istruzione.

Tra le risorse fondamentali a supporto della DAD vi sono le piattaforme di insegnamento online, sempre più numerose e specializzate, e preziose per assicurare la continuità dell’apprendimento.

Le piattaforme online per la scuola in emergenza Coronavirus

Abbiamo già parlato delle risorse digitali attivate dal Miur per il sostegno alla DAD, vediamo adesso quali sono quelle promosse dalla Comunità Europea e quali opportunità offrano al mondo della scuola.

School Education Gateway rende disponibile in ventitré lingue europee un catalogo online di strumenti destinati agli insegnanti: materiali didattici, corsi di aggiornamento online, webinar, informazioni e novità sulle politiche scolastiche in Europa, newsletter e sondaggi sulla didattica a distanza.

eTwinning è una piattaforma in trenta lingue in cui i docenti possono comunicare, scambiarsi materiali, continuare la propria formazione professionale, creare progetti. In Italia, è promossa da Indire.

Learning Corner fornisce materiali didattici, anche in modalità di gioco, per accompagnare gli studenti di tutte le età alla scoperta dell’Unione Europea.

European Institute of Innovation and Technology EIT, un organismo fondato dall’Unione Europea per supportare e rafforzare l’innovazione in territorio europeo, offre sul proprio sito una serie di risorse per garantire un insegnamento a distanza di qualità.

DAD in Europa, le attività dell’International Council for Open and Distance Education

ICDE, International Council for Open and Distance Education, è un’organizzazione che promuove a livello globale lo sviluppo di un’istruzione «inclusiva, flessibile e di qualità nell’era digitale», allo scopo di garantire una DAD accessibile a tutti. Fondata nel 1938 in Canada, ha oggi la sua sede centrale in Norvegia ma raccoglie in tutto il mondo un bacino di oltre quindici milioni di studenti e più di centonovanta istituzioni scolastiche, collaborando attivamente con numerosi enti partner, tra cui l’UNESCO.

In seguito all’emergenza da Coronavirus, con la didattica online trasformata in un’esigenza vitale, l’ICDE ha predisposto un piano speciale per consentire a docenti, educatori e studenti da tutto il pianeta di accedere a webinar e risorse per l’insegnamento a distanza, e di ricevere notizie sempre aggiornate sull’argomento.

Le risorse per il learning together

Per sostenere gli sforzi che le istituzioni scolastiche a livello internazionale stanno compiendo per riconvertire le proprie attività nella modalità della DAD, l’ICDE ha lanciato la campagna #learningtogether. Si tratta di una vera e propria task force volta a creare un luogo di confronto in cui esperti nel campo della didattica a distanza possano condividere conoscenze e competenze e dare risposta alle questioni più urgenti:

  • Come sviluppare risorse didattiche online gratuite, sostenibili e inclusive? 
  • Quali infrastrutture utilizzare? 
  • Quali azioni mettere in campo a livello politico per garantire un’istruzione aperta a tutti in queste straordinarie circostanze?

DAD in Europa, altre risorse per la scuola online

Wabisabi Learning, strumenti digitali per il lavoro di gruppo

Wabisabi Learning, una piattaforma attiva in oltre venti paesi che lavora per avvicinare le scuole all’insegnamento del futuro, offre una panoramica sulle risorse disponibili in rete utili per incentivare il coinvolgimento dei ragazzi nei lavori di gruppo. Si tratta di strumenti versatili che permettono a studenti e insegnanti di svolgere numerose attività, come organizzare dibattiti interattivi e lavori in collaborazione, utilizzare e condividere materiali formativi online. Scopriamone alcuni.

Padlet, TodaysMeet, Socrative

Padlet è un mezzo ideale per stimolare la partecipazione degli studenti:

  • Permette ai docenti di organizzare sessioni in cui i ragazzi possono cooperare in attività come la recensione di un libro o la discussione dei risultati delle loro ricerche su uno specifico tema
  • Consente agli studenti di creare un portfolio dei propri lavori
  • Prevede la possibilità di valutare il lavoro dei ragazzi attraverso una specifica funzionalità
  • Mette a disposizione una serie di risorse multimediali

TodaysMeet è uno strumento ideato per agevolare la gestione della classe da parte degli insegnanti; permette infatti di:

  • Organizzare forum di discussione, incontri e presentazioni online
  • Responsabilizzare gli studenti, assegnando loro alcune mansioni didattiche
  • Organizzare attività condivise, come la visione di un film
  • Assegnare ai ragazzi il compito di valutare il lavoro dei compagni

Socrative, un’applicazione finalizzata a favorire l’inclusione degli studenti nella gestione della classe:

  • Propone attività coinvolgenti per i ragazzi
  • Permette la creazione di quiz sugli argomenti affrontati durante le lezioni, anche nell’avvincente modalità del gioco a squadre
  • Migliora la comprensione dell’ambiente classe da parte dei singoli studenti
  • Abilita la comunicazione via chat per incrementare lo spirito di collaborazione
  • Dà la possibilità di raccogliere i feedback degli studenti

Twilda, Collaborative Classroom, Scribblar

Twilda consente alla classe di svolgere ricerche internet di gruppo e condividerne i risultati sia internamente sia con il docente. Tra le funzionalità che prevede vi sono:

  • Meeting e dibattiti online
  • La condivisione di immagini, email e documenti
  • Una capacità di archiviazione illimitata
  • Una chat vocale
  • La condivisione dello schermo

Collaborize Classroom è una piattaforma online pensata per creare forum di discussione in cui coinvolgere gli studenti. In particolare permette agli insegnanti di:

  • Selezionare centinaia di lezioni preimpostate
  • Creare lezioni personalizzate
  • Avviare dibattiti con gli studenti
  • Dare e ricevere feedback

Scribblar consente l’utilizzo di una lavagna interattiva virtuale attraverso la quale la classe può condividere file di ogni tipo. Offre inoltre soluzioni interessanti per le attività di gruppo e il lavoro creativo. Alcune delle sue funzionalità:

  • Una chat online
  • La possibilità di caricare immagini, video e documenti
  • Spazi di discussione
  • L’assegnazione di progetti differenziati e attività individuali

Edmodo, il toolkit per il distance learning

Il kit di strumenti per la DAD offerto da Edmodo (disponibile anche in italiano) è pensato per semplificare il difficile processo di adattamento dei docenti all’insegnamento da remoto, reso indispensabile dall’attuale crisi sanitaria. Questa piattaforma digitale consente di ricreare virtualmente l’ambiente della classe e pianificare le attività didattiche grazie a una serie di funzionalità come:

  • caricare materiali
  • creare lezioni, che possono essere integrate da link a contenuti esterni e video esplicativi
  • assegnare quiz e verifiche utili ad accertare i risultati e i progressi degli studenti
  • impartire compiti

Nell’ottica di un uso solidale e virtuoso delle risorse in questo periodo di difficoltà condivisa, Edmodo ha attivato l’hashtag #bettertogether per incentivare lo scambio di esperienze e buone pratiche di didattica tra gli educatori che aderiscono al progetto.

“La didattica a distanza era l’unico modo per stare vicino ai nostri studenti e questo i ministri europei lo hanno molto apprezzato”

Lucia Azzolina

DAD in Europa, una panoramica sulla scuola via web

Accessibilità alle risorse, digital divide, formazione docenti, tempi e valutazione della didattica online. Le sfide comuni per le scuole europee

Tante, e diverse tra loro, le situazioni che si sono presentate per i paesi europei a partire dalla metà del mese di marzo 2020, per far fronte all’esigenza di proseguire da casa l’anno scolastico in corso e portare docenti e studenti nella condizione di valutare e essere valutati. Le questioni comuni – affrontate da paese a paese con modalità differenti – ricalcano uno schema preciso:

  • Accessibilità alla rete e alle tecnologie da parte delle famiglie
  • Preparazione del corpo insegnanti alla didattica a distanza
  • Tempi della didattica online
  • Valutazione finale dell’anno per le classi con esami di Stato

La capacità di reagire dei singoli paesi europei è ovviamente condizionata anche dalla possibilità economica e tecnologica in relazione alle risorse da poter mettere in campo, il numero di studenti e insegnanti con cui dover collaborare e l’eventuale (o meno) prospettiva di riapertura delle scuole entro la fine di maggio o nei mesi di giugno e luglio (come si prospetta ad esempio per alcune aree di Francia e Germania).

Alcune soluzioni in paesi poco popolosi

Ecco così che troviamo in Bosnia-Erzegovina e Montenegro, paesi poco popolosi e carenti di risorse economiche, una prevalenze dell’utilizzo della televisione come strumento di diffusione dei materiali didattici; nel caso del Montenegro con attenzione anche alla minoranza albanese e quindi con programmi in doppia lingua. 

A Cipro invece, altro paese con una bassa popolazione scolastica, un accordo tra il Ministero dell’Istruzione e Microsoft ha reso possibile l’apertura di account sulla piattaforma Teams per tutte le scuole, che hanno così potuto spostare l’attività didattica nelle classi virtuali. Contemporaneamente, sempre a cura del Ministero sono stati avviati programmi di formazione per l’utilizzo della piattaforma stessa, a beneficio degli insegnanti. Oppure, nel caso del Portogallo, l’ambiente di didattica online (solo in lingua portoghese) offerto alle scuole pubbliche, è stato creato dal Ministero stesso e reso fruibile a tutte le scuole.

Rispetto invece al tema della valutazione si va da un’attenta politica pedagogica della scelta del metodo in Grecia e Repubblica Ceca, fino al tutti promossi in Spagna e alla sospensione di ogni valutazione nella Repubblica Slovacca, dove un feedback orale, studente per studente, è previsto in sostituzione dei voti finali. Ma vediamo più in dettaglio alcune esperienze poco distanti dai nostri confini.

DAD in Germania: gestione regionale dei Länder e un pool di scienziati per programmi innovativi 

In Germania l’istruzione è gestita dai Länder, le entità regionali che compongono la Repubblica federale tedesca, e l’attivazione della didattica web è partita con leggero ritardo. La chiusura delle scuole tedesche è arrivata il 16 di marzo 2020, e con la speranza di riaprire dopo la pausa pasquale, per le prime settimane si è lasciata l’iniziativa ai singoli istituti di realizzare e caricare online contenuti per gli studenti.

Dopo questa iniziale esitazione, il BMBF, il Ministero dell’Istruzione si è invece attivato assieme alle regioni per proporre programmi pubblici a sostegno di docenti e studenti. In particolare, è stata coinvolta la comunità scientifica, che principalmente per discipline come fisica, matematica, chimica, biologia e geografia astronomica, ha contribuito al lancio di un programma online pubblico chiamato Restiamo intelligenti, dedicato sia ai docenti che ai ragazzi, in cui risorse e materiali interattivi sono disponibili gratuitamente.

Le piattaforme più utilizzate dalla scuola secondaria tedesca sono Iserv e Moodle (quest’ultima disponibile anche in italiano e utilizzata ad esempio dall’Università Sapienza di Roma), e per andare incontro a tutte le esigenze di un paese fortemente multiculturale, laddove possibile, i materiali sono caricati online in modalità multilingua. Infine, da questa panoramica (solo in lingua tedesca) è possibile approfondire le singole offerte formative dei diversi Länder.

DAD in Gran Bretagna: Bbc, esperti dell’educazione e il portale web del sindacato insegnanti in campo per le scuole

Come noto dalla cronaca, l’emergenza Coronavirus in Gran Bretagna ha vissuto vicende particolari, con la posizione del premier inglese Boris Johnson a far discutere sia i cittadini sia la comunità scientifica: l’iniziale progetto di adottare la cosiddetta immunità di gregge per fronteggiare il virus, la successiva malattia dello stesso Johnson, sono fattori che hanno avuto un’influenza anche sulla reattività del mondo scolastico britannico che ha deciso di chiudere la didattica in presenza solo il 23 marzo 2020.

Da quel momento in poi, però, l’ottima organizzazione scolastica è riuscita a recuperare il tempo perso con il mancato lockdown e l’esitazione del governo. L’equivalente del nostro Ministero dell’Istruzione ha rapidamente convocato un board di esperti di educazione e pedagogia, assegnandogli il compito di selezionare risorse didattiche per le diverse esigenze di apprendimento da caricare online e rendere disponibili attraverso una sezione dedicata sul sito centrale del governo britannico, che dal 2017, in un progetto sperimentale e di riferimento a livello mondiale, raggruppa tutti i dipartimenti pubblici e tutti i servizi al cittadino in unico portale dall’ottima usabilità. 

La Bbc e il NEU

Il 20 aprile 2020 si è attivata anche la famosa stazione radiotelevisiva Bbc, da sempre attenta ai programmi educativi, che ha messo in campo un rafforzamento dei palinsesti a sostegno della scuola di ogni ordine e grado. Molto attivo anche il National Education Union NEU, il maggiore sindacato degli insegnanti del Regno Unito, che ha rapidamente messo online un microsito (in lingua inglese) dedicato al sostegno di insegnanti e genitori con una serie di risorse utili per la DAD:

  • Una serie di e-book originali incentrati sul concetto di avventura e scoperta, tagliati per ogni singolo anno del percorso scolastico
  • Collaborazione permanente con Litaracy Agency e Oxford press, per contenuti in audio e e-book dedicati all’apprendimento delle materie letterarie
  • Risorse create con Bbc e British Library per scrittura digitale e creazione contenuti via web

Il caso Estonia: con il 100% di famiglie connesse a una rete, progettare la didattica web diventa più facile

Singolare il caso dell’Estonia, con i suoi 1.3 milioni di abitanti (popolazione equivalente a quella di Milano, esclusa la provincia), in cui una recente statistica ha reso noto che il numero di famiglie connesse a internet può essere approssimato al 100% del totale. Il passaggio alla didattica online non ha pertanto incontrato il problema della mancanza di rete, come invece ravvisato in diversi casi nel nostro paese, permettendo alla Information Technology Foundation for Education di attivarsi già dal 13 marzo 2020, con la predisposizione di linee guida per l’apprendimento a distanza.

Tutto il supporto tecnologico per la DAD in Estonia è fornito dalla HITSA, una fondazione di tecnologia informatica esclusivamente dedicata alla scuola e alla formazione. Il paese ha infatti scelto di affidare ai tecnologi dell’educazione dell’HITSA il ruolo di punto di riferimento per la produzione di materiali didattici e per il coordinamento di decine di gruppi facebook ufficiali dedicati al coordinamento degli insegnanti. L’offerta di DAD vede la selezione di ambienti di gestione come E-Kool, Stuudium e Opiq.

Per fronteggiare invece il tema del digital divide, e le difficoltà economiche di alcune famiglie, anche la radio pubblica si è attivata per l’offerta formativa, e un programma gratuito di accesso a pc e laptop usati è stato attivato per assicurare a tutti i dispositivi necessari. In tema di valutazione per gli studenti che devono fronteggiare gli esami di Stato, nella scuola di base (un percorso unico che racchiude le nostre primarie e medie) si è optato per la sospensione, con susseguente ammissione di tutti; mentre nella scuola secondaria superiore, i tradizionali tre esami sono stati ridotti a due, forse da sostenere di persona, dato che in Estonia rimane una residua speranza di poter accogliere gli studenti e le studentesse più grandi a partire dal 15 maggio 2020. 

In Irlanda la priorità è formare i docenti, poi arriva la piattaforma per il distance learning (pubblica)

In Irlanda la prima disposizione è stata: formare i docenti. Fornire quindi al corpo insegnanti gli strumenti necessari per prendersi cura di una nuova e inedita fase per i propri ragazzi, il totale apprendimento a distanza. Nasce così una piattaforma di distance learning (in lingua inglese, ma molto chiara e ben organizzata) ideata dal PDST, che in italiano potremmo tradurre come Servizio di sviluppo professionale per insegnanti.

A questa offerta formativa si aggiunge la piattaforma di DAD proposta dal Dipartimento dell’Istruzione, chiamata Scolinet, in cui sono presentate tutte le misure per la scuola via web, comprese quelle per aiutare le famiglie e i ragazzi con bisogni educativi particolari:

  • Una guida sulla DAD
  • Collaborazione con Cisco per fornire alle scuole la piattaforma Webex Meetings
  • Guida alle risorse per differenti bisogni educativi
  • Prosecuzione del programma di sostegno mensa, con pacchi alimentari a domicilio
  • Creazione di una banca oraria con accumulo lezioni/ora da riscuotere in secondo momento, per chi ha problemi di accesso alla rete
  • Supporto psicologico
  • 10 milioni di euro in tablet e pc gestiti direttamente dalle scuole

DAD e valutazione: quanta distanza tra Cechia e Slovacchia

Vicine sotto tanti punti di vista, ma lontane per quanto riguarda il tema della valutazione dei ragazzi, le repubbliche di Cechia e Slovacchia hanno optato per disposizione diametralmente opposte in questa fase di scuola via web. La Repubblica Ceca ha dato indicazione attraverso il Ministero dell’Istruzione, della gioventù e dello sport, di adottare la valutazione formativa (valutare cioè, in estrema sintesi, la partecipazione, il coinvolgimento, la pertinenza di domande e comportamenti), sostenuta in Italia anche da ANP e DiSAL, a discapito della valutazione sommativa, quella che, sostanzialmente, prevede la sintesi del percorso dello studente attraverso un voto e un giudizio decisi da verifiche periodiche.

In Slovacchia hanno invece preferito astenersi dall’affrontare un dibattito non privo di confronti e fazioni, adottando la sospensione della valutazione nel periodo di didattica a distanza. Previsto un feedback di tipo orale, studente per studente, in cui gli insegnanti notificano in via confidenziale (e online) come reputano l’impegno dimostrato in questo periodo eccezionale. Nessun alunno o alunna quindi potrà vedersi assegnare delle insufficienze e i diplomi saranno sostituiti da certificati che stabiliscono il passaggio all’anno successivo. 

I tempi della didattica a distanza: la Grecia incentiva l’insegnamento non concorrente

Infine, dedichiamo un ultimo sguardo di questa nostra panoramica europea sulla didattica a distanza in emergenza coronavirus, al tema dei tempi della didattica. Ci si è infatti interrogati, soprattutto nelle prime settimane, e principalmente dal lato dei docenti, su quali dovessero essere i tempi della DAD

  • Trasporre virtualmente le stesse attività e gli stessi orari della scuola in presenza? 
  • Avere sempre una dinamica interattiva sincrona tra docenti e ragazzi? 
  • Immaginare format di lezioni da mettere a disposizione degli studenti, lasciando loro la possibilità di gestire il tempo e la fruizione di quei moduli a seconda di una serie di valutazioni (anche emotive, psicologiche, o di possibilità famigliari)?

La Grecia è il paese che ha messo il tema dei tempi della didattica al centro della propria organizzazione di proposta formativa a distanza, stabilendo, nonostante le possibilità economiche limitate, la convivenza equivalente di tre direttrici:

  • Apprendimento concorrente, con trasmissione di lezioni in tempo reale
  • Apprendimento non concorrente, in cui l’asse della collaborazione docente/studente è spostata al libero utilizzo dei contenuti caricati sulla piattaforma ministeriale
  • L’utilizzo dell’intero palinsesto del canale pubblico ERT2 per finalità didattiche

“Non esiste apprendimento senza emozione” 

Team di formazione Luiss, Con la Scuola

Snam e Luiss proseguono con i webinar a sostegno di insegnanti da tutta Italia 

DAD e il progetto Con la Scuola: una proposta formativa che non trascura l’ambito psicologico ed emotivo

Il progetto Con la Scuola si è da subito saputo convertire in piattaforma online a sostegno dei docenti, a cui il programma iniziale dedicava invece un tempo limitato, prediligendo un percorso di formazione con incontri in presenza, sostegno in aula e solo alcune attività in rete. Tante le risorse messe a disposizione e un continuo contatto attraverso webinar tematici ha reso possibile il completamento dell’obiettivo iniziale: creare una comunità dell’apprendimento.

La grande esperienza dei formatori, provenienti dal partner didattico Luiss Business School, ha arricchito il programma di DAD con componenti non solo pedagogiche ma anche di sostegno emotivo e psicologico in questo momento di alternativa all’attività in aula, come ad esempio nel webinar “Disegnare l’offerta formativa a partire dalla sfera emozionale per lo sviluppo delle competenze”, in cui gli esperti Francesca Traclò, Ottavio Romano e Paolo Vidali si sono soffermati su questa importante componente, affrontandola sotto diversi punti di vista.  

DAD e il progetto Con la Scuola: un nuovo programma di webinar dedicati ai Consigli di classe 

Dal mese di aprile 2020 l’offerta formativa di Con la Scuola ha raddoppiato il proprio effort, creando due gruppi territoriali scelti, per lavorare sull’oggetto di analisi innovativo di questo progetto di formazione scolastica: i Consigli di classe. I webinar, a invito, sono comunque resi liberamente fruibili in registrazione da questa pagina dedicata del sito internet conlascuola.com

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