I feedback dei docenti dopo un mese di Con la Scuola

Prosegue il percorso di Con la Scuola a supporto della didattica online. Vediamo i feedback e le reazioni dei tanti insegnanti da tutta Italia.

I feedback dei docenti sono una parte fondamentale del progetto Con la Scuola, e uno strumento indispensabile per fare luce su potenzialità e problemi, per individuare le soluzioni più opportune, nel modo più immediato.

A un mese dal suo inizio, continua il ciclo di webinar e laboratori online del progetto Con la Scuola, dedicati alla formazione dei docenti per la didattica a distanza. Con l’intento di supportare insegnanti e dirigenti scolastici nel programmare e organizzare le lezioni online, i webinar si propongono soprattutto come luogo di confronto, condivisione e collaborazione, mentre le scuole continuano a essere chiuse.

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha infatti confermato le misure restrittive per il contenimento del Covid-19, fino al 13 aprile, ma non è esclusa la possibilità che il termine venga ulteriormente prorogato. Come sostenuto dalla stessa Ministra Lucia Azzolina dal proprio canale social personale, provvedimenti per il futuro della scuola saranno annunciati nei prossimi giorni.

In questa prospettiva, diventa quindi sempre più necessario progettare una didattica online a lungo termine, che tenga conto anche dell’eventualità che le scuole rimangano chiuse fino alla fine dell’anno scolastico. Il Team di formatori di Con la Scuola è a lavoro per trasformare questo periodo straordinario in un’opportunità di crescita e sperimentazione, e lo fa soprattutto coinvolgendo docenti e dirigenti, ascoltando le loro storie e le necessità che emergono dalla gestione quotidiana delle attività didattiche.

Feedback docenti: gli aspetti positivi e il sostegno costante di Con la Scuola

Il lavoro di gruppo

Il webinar di venerdì 27 marzo ha visto ancora una volta come relatrici Francesca Traclò, coordinatrice di progetto e la Community manager Chimera Poppi, entrambe del Team di formatori del partner didattico LUISS Business School. Hanno partecipato in diretta circa 100 docenti collegati online da tutta Italia.

Durante il webinar si è parlato di lavoro di gruppo, di come progettarlo e valutarlo, e sono state avanzate proposte per coinvolgere i ragazzi a distanza, per esempio, con la creazione di blog e giornali online. La partecipazione è stata molto viva e interessata. I docenti hanno espresso le loro opinioni e dato i loro feedback attraverso i sondaggi e la chat di gruppo della community, prendendo parola e rendendo questo appuntamento online un momento importante di confronto e collaborazione.

Storie di quotidiana didattica online

I feedback dei docenti sono numerosi, e offrono, attraverso il racconto delle esperienze individuali, un prezioso contributo al miglioramento delle pratiche della didattica online.

Eccone alcuni:

La prof.ssa Amelia Mazzella Di Bosco, dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Ferraris” di Napoli si è dichiarata molto grata per i consigli e il sostegno ricevuti nel corso dei webinar passati e ha raccontato la sua esperienza personale: «insegno inglese al Ferraris di Scampia e avevo già pensato di affrontare l’argomento Covid-19 con i ragazzi, utilizzando la lingua straniera, facendo ascoltare e vedere brevi video anche su Instagram».

Le si è accodata una collega: «Io sto sperimentando una buona pratica,preparando delle consegne audio ad hoc che sondano, attraverso i contenuti, le abilità di ripetizione orale, di organizzazione di contenuti in un tempo limitato (per esempio tre minuti), anche con l’aiuto di una mappa concettuale da creare sul proprio quaderno. Passerò questo weekend ad ascoltare i loro audio, però sono contenta dei primi risultati, soprattutto perché è un metodo che può essere utilizzato anche in altri periodi».

Rispetto all’indicazione dello strumento del diario per i ragazzi, ecco le parole della prof.ssa di lingua e civiltà inglese dell’ITIS Morselli di Gela, Grazia Germana Impellizzeri: «io sto sperimentando l’attività del diario, con la condivisione settimanale in classe di una pagina durante una video-lezione; la creazione di powerpoint, in gruppi di due, su una canzone che amano ascoltare in questo periodo. I ragazzi possono usare disegni e didascalie e poi spiegare che emozione provano ascoltando la canzone, tutto in inglese, la mia disciplina. Insieme alle altre colleghe di lingua straniera, con le quali abbiamo condiviso l’esperienza dei gemellaggi, abbiamo chiesto agli studenti di contattare i ragazzi che hanno ospitato (olandesi, portoghesi, spagnoli, francesi) per una intervista di condivisione di questa esperienza che stiamo vivendo».

Altre testimonianze, tra le tante, arrivano da Matera «una mia alunna dislessica ha fatto un’intervista telefonica alla nonna, ed è bellissima, nonostante i mille problemi infrastrutturali», per tramite della prof.ssa Rosaria Scaraia, dell’ IIS “Isabella Morra” e da Torino, con le parole di Rosalba, docente dell’ITIS “C. Grassi”: «io e le mie colleghe abbiamo proprio scelto di costruire un blog come lavoro interdisciplinare e uno dei temi affrontati è quello delle fake news e delle fonti».

E c’è chi, come la prof.ssa di chimica Patrizia Tosto, da Catania è riuscita a utilizzare al meglio le piattaforme tecnologiche per proseguire il lavoro in aula; racconta infatti di aver «proposto la realizzazione di video-esperimenti in gruppo».

Feedback docenti: molti ragazzi hanno difficoltà di connessione e coinvolgimento

Storie di criticità strutturali e organizzative

Durante il webinar, sono emerse anche alcune delle criticità più comuni che insegnanti e studenti devono fronteggiare durante lo svolgimento delle lezioni a distanza, come i problemi di connessione alla rete e alle piattaforme digitali, gli ostacoli alla comunicazione con la classe, l’assenteismo di qualcuno più difficilmente coinvolgibile, il carico di lavoro eccessivo per docenti e studenti e le difficoltà pratiche di organizzare il lavoro in modalità nuove e inedite. 

«La didattica a distanza non l’avevo mai sperimentata» sostiene il prof. Carlo Betta. «Manca un repository di materiali per la didattica che siano già pronti all’uso. Ci vuole un mare di tempo per preparare il materiale e non abbiamo ore in più, per cui non si riesce a organizzarsi strada facendo. A mio parere sono fondamentali i Dipartimenti disciplinari, perché l’urgenza è prima di tutto disciplinare, poi penseremo all’eventuale interdisciplinarietà. Sono dell’idea che prima si fanno le cose semplici, poi quelle complesse». 

Le difficoltà linguistiche e di conoscenza digitale

Alcune difficoltà già emerse nella quotidianità del lavoro in aula si sono trascinate anche in questa fase a distanza: «io, in terza, ho uno studente cinese con grandissime difficoltà linguistiche» dice la collega Francesca; «in classe, mi aiutava la docente di sostegno a ritagliare degli spazi di apprendimento personalizzato per lui, per poi integrarlo nel contesto della classe. In questo periodo, con le modalità online non è facile tenerlo insieme ai compagni. Come lavorare con lui?»

C’è chi ravvisa, soprattutto per i più piccoli, difficoltà di collegamento, o l’abitudine sì a usare il telefono, ma non ad esempio il computer. Alcune famiglie non dispongono di pc e connessioni e quindi alcuni dei ragazzi sono tagliati fuori in partenza. Qualcuno ha provato a superare questo problema «nominando dei capigruppo (ragazzi che hanno un pc) per l’inserimento dei dati che comunque devono venire da tutti».

Infine, il prof. Salemme, chiude con una nota sul principio del lavoro dei docenti in questa fase così complessa: «Io non vedo difficoltà tecniche, semmai manca la condivisione tra noi docenti, soprattutto nella consapevolezza di avere, verso alunni e famiglie, un dovere morale, non solo sociale, di trasmissione del sapere».

L’individuazione dei problemi è un dato importante nella raccolta dei feedback dei docenti, e offre suggerimenti utili per capire cosa non funziona ed elaborare insieme una soluzione

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