Scuole chiuse, prolungamento fino al termine dell’anno scolastico. La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina era stata chiara: «si riapre se e quando le condizioni sanitarie lo permetteranno» aveva detto il 26 marzo nel corso dell’informativa tenuta in Senato. E aveva aggiunto: «l’anno sarà valido anche con meno di duecento giorni di didattica». Le sue parole trovano conferma nelle disposizioni del decreto scuola.
Dopo il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto scuola del 6 aprile 2020 e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il provvedimento è arrivato in Parlamento per il suo iter di approvazione. Il decreto include le nuove modalità previste per gli Esami di Stato e salvaguarda l’anno scolastico in corso, gettando le basi per quello a venire.
Se si dovesse proseguire con la didattica a distanza anche a settembre, la Ministra Azzolina si è detta pronta a rinforzare il sostegno a scuola e famiglie. Sarebbero infatti pronti altri 80 milioni di Euro oltre a quelli già stanziati per le lezioni online. Quindi, piuttosto che misure di sicurezza in classe, si proseguirà con le scuole chiuse; «non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola» ha dichiarato ancora Lucia Azzolina, «e come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?»
Decreto scuola: cosa cambia per gli esami?
Anche in assenza di una dichiarazione ufficiale, sembra ormai chiaro che gli istituti scolastici rimarranno chiusi fino a settembre. Tuttavia il decreto non esclude che gli studenti possano rientrare a scuola nel giorno degli esami, il 17 giugno, o anche prima, entro il 18 maggio, e indica di fatto due procedure: per l’esame in presenza e per l’esame a distanza.
In ogni caso, tutti gli studenti verranno ammessi agli esami, «ma i crediti di accesso relativi alla classe quinta e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno», ha precisato la Ministra. Vediamo i dettagli per gli Esami di Stato.
Decreto scuola: esami di maturità in presenza
Dunque si prospettano di fatto due eventualità: rientrare a scuola per gli esami di giugno, l’ipotesi meno probabile, o prolungare la chiusura fino a settembre. Come si svolgeranno allora gli esami di fine anno? Nel caso in cui gli esami di maturità potranno svolgersi in presenza, è previsto che:
- esame in tre prove, due scritte e una orale
- commissione formata da membri interni, a eccezione di un presidente esterno
- prima prova d’italiano preparata dal Ministero
- seconda prova, diversa per ciascun indirizzo, elaborata dalle commissioni di ciascun istituto
- terza prova orale
Decreto scuola: esami di maturità a distanza
Nel caso in cui, invece, l’esame di maturità dovrà essere sostenuto a distanza, è previsto il solo colloquio orale:
- durata di circa un’ora
- argomento: tutte le materie
Per i privatisti, sia l’esame preliminare, sia la maturità si svolgeranno invece a settembre.
Il Ministero tiene a precisare che si sta lavorando affinché gli esami di maturità si svolgano in classe a partire dal 17 giugno e non online. Rimane comunque necessario raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.
Decreto scuola: esami di licenza media
Per quanto riguarda gli esami della scuola secondaria di primo grado, il decreto prevede che il Ministero possa, con un provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato; altrimenti si procederà con la valutazione finale fatta dal Consiglio di classe, dopo la consegna di un elaborato da parte degli studenti. In ogni caso, la valutazione sarà eseguita con i criteri più adeguati.
Scuole chiuse: cosa prevede il decreto per il prossimo anno
Il decreto scuola regola l’inizio del nuovo anno scolastico, nel mese di settembre, quando è previsto che le attività didattiche riprendano in presenza di studenti e docenti. Secondo le dichiarazioni del Ministero, i primi a rientrare sanno gli studenti che hanno accumulato debiti.
Infatti, il decreto ha dato disposizioni precise sull’ammissione alle classi successive: «Non ci sarà nessun sei politico, in caso di insufficienze, rimarranno validi i voti in pagella», ha ribadito la Ministra, «ma per quest’anno il meccanismo dei debiti sarà “congelato”: invece degli abituali corsi di recupero sarà possibile rimediare alle insufficienze, e integrare gli apprendimenti, per tutti gli studenti di ogni ciclo di istruzione, all’inizio dell’anno scolastico 2020/21».
Il decreto consente, inoltre, di iniziare a lavorare da subito al nuovo anno scolastico dando al Ministero gli strumenti per operare con rapidità e di raccordarsi, ad esempio, con le Regioni per uniformare il calendario di avvio delle lezioni.
Scuole chiuse: cosa sta cambiando con la didattica online
Dall’inizio del mese di marzo del 2020, il mondo scuola è alle prese con la grandissima sfida della didattica a distanza per far fronte all’emergenza sanitaria da Covid-19. La Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Lucia Azzolina, era stata chiara nel corso dell’informativa nell’Aula del Senato in merito alla prosecuzione dell’anno scolastico. Nel suo intervento aveva posto l’accento sui provvedimenti presi finora, in particolare su quelli relativi alla didattica a distanza, dichiarando che: «si tornerà a scuola se e quando, sulla base di quanto stabilito dalle autorità sanitarie, le condizioni lo consentiranno».
Nel frattempo il Ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva procrastinato il termine della chiusura delle scuole italiane al 13 aprile, data che coincideva con le vacanze di Pasqua, attraverso una dichiarazione rilasciata in Senato, e formalizzata nel decreto ministeriale del 1 aprile.
Adesso che il termine della chiusura delle scuola sembra essere esteso fino alla fine dell’anno scolastico in corso, c’è da chiedersi come sta cambiando (e come cambierà) la quotidianità di docenti, studenti e delle loro famiglie con la didattica a distanza.
In seguito alla chiusura delle scuole, il Ministero dell’Istruzione per primo ha messo in atto una serie di iniziative gratuite a supporto della didattica online, che permettono di organizzare e ricreare a distanza il lavoro in classe. L’intento è quello di proseguire le attività didattiche per garantire la validità dell’anno scolastico. Particolare attenzione è stata posta per quegli studenti con digital divide e con difficoltà di accesso a tecnologie necessarie in questa fase.
Tanti gli attori del mondo dell’istruzione, della didattica e della tecnologia che sono scesi in campo, offrendo piattaforme e strumenti digitali. Da Google a Treccani, Rai Scuola a TED Conference, Mondadori, WeSchool e Hub Scuola. Tra questi è stato più volte segnalata l’importanza del nostro progetto formativo Con la Scuola, da subito in grado di adattarsi alla nuova esigenza online, inizialmente pensata solo come attività marginale rispetto al calendario di appuntamenti in presenza previsti dal programma.
Con La Scuola: distanti ma vicini
Con La Scuola, il progetto di formazione di Snam, in collaborazione con il Consorzio ELIS e con LUISS Business School, rimane attivo a fianco di docenti, studenti e dirigenti scolastici, in questo momento straordinario, e lo fa offrendo supporto e strumenti formativi perché la didattica continui nonostante le scuole chiuse.
L’obiettivo è quello di creare una Comunità di Apprendimento che superi i confini fisici dell’aula tradizionale e che sia anche uno spazio di collaborazione e condivisione di idee, esperienze e competenze.
Il ciclo di webinar formativi dedicati alla didattica online, dei webinar incentrati sui consigli di classe e la produzione di materiali si propongono di supportare i docenti e i dirigenti, in questo periodo di sospensione delle attività scolastiche, a programmare e organizzare la didattica, suggerendo forme di apprendimento e di interazione, piattaforme e strumenti tecnologici e modalità di didattica innovative.
Come sostenuto dai formatori del partner didattico LUISS Business School, il momento attuale può essere una preziosa opportunità di crescita per il mondo della scuola, e il progetto formativo Con La Scuola intende sfruttarlo al meglio per coinvolgere in modi inediti docenti, studenti e famiglie, e accompagnarli in un nuovo percorso di formazione.
Scuole chiuse: una panoramica sui provvedimenti
Le prime ordinanze di sospensione delle attività didattiche, per il contenimento della diffusione del Covid-19, sono state disposte alla fine di febbraio e hanno riguardato inizialmente le sole regioni di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, maggiormente interessate dal contagio.La chiusura, nei giorni successivi, si è estesa in modo disomogeneo ad altre province e regioni, come la Liguria, le province di Palermo e Napoli, sino al decreto ministeriale del 4 marzo 2020 che ha disposto la chiusura delle scuole in tutto il territorio nazionale.
Il decreto ha stabilito la sospensione delle attività didattiche, dei viaggi di istruzione e scambi culturali nelle scuole di ogni ordine e grado, e ha invitato i dirigenti scolastici ad attivare, per tutta la durata della chiusura, modalità di didattica a distanza.
Per allinearsi alle direttive del decreto, il MIUR ha lanciato la campagna #LaScuolaNonSiFerma: una serie di iniziative volte a promuovere la didattica a distanza, con la collaborazione di partner pubblici e privati.
Le iniziative promosse dal MIUR per la scuola che non si ferma
Le iniziative messe in campo prevedono il finanziamento di programmi e webinar per la formazione a distanza, il potenziamento di piattaforme e strumenti digitali, l’emanazione di protocolli d’intesa con associazioni e aziende.
Ecco alcuni esempi:
- Un accordo con Rai Scuola e Rai Play, per potenziare la programmazione e gli spazi dedicati alla scuola;
- Una rubrica quotidiana sulle pagine dei social network del Ministero per condividere il racconto delle esperienze e delle buone pratiche di didattica a distanza messe in campo dalle scuole;
La creazione di protocolli d’intesa con diverse Associazioni e Società (tra cui Samsung, Wonderful education S.r.l, Scuola Oltre) con lo scopo di mettere a disposizione delle scuole soluzioni, strumenti e assistenza per l’attivazione della didattica online.
(articolo aggiornato il 24 aprile 2020)