La Convenzione di Faro è un trattato multilaterale del Consiglio Europeo che sancisce la protezione del patrimonio culturale e il diritto di ogni cittadino di partecipare alla vita culturale, così come stabilito dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo.
La ratifica della Convenzione, avvenuta a Faro, in Portogallo, nel 2005, è stata firmata dall’Italia nel febbraio 2013 e, ad oggi, vede la partecipazione di 19 Paesi europei.
Proprio la Convenzione di Faro e i suoi principali obiettivi sono al centro del ciclo di webinar che l’Associazione Internazionale DiCultHer (Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities), dal 2015 impegnata nell’innovazione tecnologica nell’ambito del patrimonio culturale, organizza e rende disponibili in rete, a scadenza settimanale, dal 23 ottobre 2020 fino al 10 aprile 2021.
Attraverso le voci della comunità scientifica e formativa, DiCultHer intende promuovere e diffondere conoscenze sulla Convenzione di Faro e sulle opportunità che essa offre, in termini di partecipazione dei cittadini, e in particolare di e docenti, al patrimonio culturale, indicando la strada per una sua piena adozione.
Rafforzare la dimensione collettiva, dare nuovo impulso alle salvaguardia e alla valorizzazione dei patrimoni culturali condivisi dalle comunità, dalla scuola e dalle associazioni sono solo alcuni dei temi e degli obiettivi che, attraverso i webinar, si vuole portare alla luce. Ma vediamo più precisamente di cosa si tratta.
La Convenzione di Faro, il punto di riferimento europeo per il patrimonio culturale (anche digitale)
Negli intenti della Convenzione di Faro, il concetto di eredità culturale è indissolubilmente legato a quello di comunità: la Convenzione vuole favorire una migliore comprensione del patrimonio culturale da parte dei cittadini, soprattutto dei giovani nel periodo della formazione, e un loro maggiore coinvolgimento nelle questioni attinenti.
La comunità è incoraggiata a trarre beneficio dal patrimonio culturale e a contribuire al suo arricchimento, a riconoscere l’importanza degli oggetti e dei luoghi della propria eredità, a intervenire nella loro gestione e valorizzazione, in una proficua sinergia con le istituzioni pubbliche.
Punto capitale della Convenzione è l’idea che il patrimonio culturale sia fonte non solo di sviluppo umano e di dialogo interculturale, ma anche di progresso economico fondato sull’utilizzo sostenibile delle risorse.
La comunità, esercitando il suo diritto alla cittadinanza attiva, all’informazione e alla cultura, è coinvolta in un processo di empowerment in cui crea ricchezza e ne usufruisce attraverso le risorse culturali.
Le nuove tecnologie nella Convenzione di Faro
In questa prospettiva, l’utilizzo delle nuove tecnologie assume una rilevanza decisiva. Il digitale, infatti, riconfigura l’ambito delle conoscenze, apportando nuovi metodi e valenze: è il contesto nel quale si sta operando una vera e propria rivoluzione dell’idea di cultura e di eredità culturale, con esiti del tutto nuovi.
L’Articolo 14 della Convenzione di Faro spiega in che misura lo sviluppo rapido delle tecnologie digitali sia legato a due dei suoi obiettivi principali:
- L’accesso e la gestione democratica del patrimonio culturale
- Lo sviluppo economico
Le nuove tecnologie offrono la possibilità di selezionare, condividere, conservare, attribuire valore e discutere criticamente le forme espressive dei diversi gruppi realizzando così empowerment e presa di coscienza sui prodotti culturali. Non solo strumento poliedrico di fruizione e creazione di cultura, il digitale è anche luogo inclusivo, che permette a tutte le diverse componenti sociali, culturali e generazionali di partecipare alla creazione dell’identità e del patrimonio di conoscenze condivise.
La scuola non può che essere il centro propulsivo di questa nuova concezione di cultura.
Il ciclo di webinar sulla Convenzione di Faro organizzati da DiCultHer
Aderendo agli obiettivi della Convenzione di Faro, DiCultHer promuove il valore delle tecnologie digitali per la salvaguardia, la rappresentazione e la valorizzazione dei patrimoni culturali tra gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. A questo è dedicato il progetto DiCultHer School, un modello reticolare, costituito da poli formativi distribuiti sul territorio finalizzati alla condivisione di funzioni, compiti e competenze, per l’innovazione scolastica in ambito di competenze digitali.
L’associazione si impegna a diffondere conoscenza e consapevolezza sul patrimonio culturale e sul suo valore, e offrire strumenti formativi di conoscenza e approfondimento su di esso.
Le giovani generazioni diventano i più preziosi attori nei processi di catalogazione e valorizzazione dei patrimoni culturali, in cui il senso di appartenenza ai luoghi, la cura dei beni comuni, la responsabilità e il rispetto per la ricchezza e la diversità dei modi di abitare il mondo e di fare comunità sono elementi essenziali.
Il programma di webinar, in onda dal 23 ottobre 2020 al 21 aprile 2021 sui network dell’associazione, rivolto al mondo della scuola e nello specifico agli insegnanti, intende puntare l’attenzione proprio sul ruolo:
- del digitale
- della scuola
- delle Istituzioni
come opportunità per qualificare la “domanda di cultura”, e superare le barriere all’accesso e alla partecipazione culturale.
«Si tratta di progetti e sfide che operano anche come strumento potente di lotta all’esclusione e al pregiudizio, di crescita del senso di appartenenza», dichiarano gli organizzatori dalle pagine dedicate al programma, sul loro sito, «ma anche di democrazia e condivisione, di rafforzamento di un’attitudine dialogica e aperta alle diversità intese come valore per tutti».
Di particolare interesse per i docenti sono gli appuntamenti:
- “Trasversalità tra le discipline. Lo storytelling culturale quale modello per le nuove dimensioni della Didattica Digitale Integrata”, live il 18 dicembre 2020, dalle 16:00 alle 17:00
- “Open Educational Resources”, live il 22 gennaio 2021, dalle 16.00 alle 17:00
che riguardano da vicino il problema della didattica digitale, e che intendono offrire conoscenze, metodi e strumenti per affrontare le nuove sfide culturali di un nuovo patto formativo.
L’intero ciclo di seminari vale come corso di aggiornamento professionale per i docenti del sistema scolastico nazionale, accreditato sulla piattaforma Sofia del MIUR.
La tecnologia al servizio della scuola
Il mondo della scuola è dunque protagonista del programma di webinar di DiCultHer.
Ecco alcune delle questioni che affronta:
- Come utilizzare la cultura digitale nel mondo dell’istruzione
- Come organizzare una DAD/FAD che coinvolga in modo importante gli studenti
- Come passare dalla figura dell’insegnante tradizionale a quella di learning curator
- Come passare dalla DAD a una Didattica Digitale
- Come incentivare il learning by doing, e l’esercizio della creatività autonoma negli studenti
- Come aiutare gli insegnanti a mettere in pratica i principi della Convenzione di Faro, e indurre consapevolezza del patrimonio culturale negli studenti
Molti questi temi sono affrontati anche dal team di formatori di Con la Scuola (www.conlascuola.com), Francesca Traclò, Ottavio Romano, Paolo Vidali e Chimera Poppi: il passaggio dalla didattica tradizionale a una didattica delle competenze è uno dei cardini a cui i formatori della LUISS Business School, sopra citati, dedicano già dall’anno scolastico 2018/2019 il percorso formativo Con la Scuola, sostenuto da Snam, che vede i Consigli di classe al centro del cambiamento del “fare scuola”. (È possibile leggere uno degli articoli sul tema a questo link.)
>>> Per leggere il testo integrale della Convenzione di Faro, si può aprire questo file pdf.